Dove si trova Chiavenna?
Facciamoci un giro…nell’antico centro storico, alla scoperta degli angoli più suggestivi caratterizzati dalle numerose piazzette dalla tipica pavimentazione, dalle fontane e dai portali in pietra ollare.
Collegiata S. Lorenzo, nel 1042 è citata nei documenti come Pieve e nel 1098 viene chiamata Basilica.
Il Museo del Tesoro conserva un vero gioiello dell’arte medioevale: La Pace di Chiavenna. Si tratta della copertina di un evangeliario che risale al secolo XI, composta da 25 lamine d’oro cesellate su tavola di noce, da pietre preziose, perle e smalti. Ai lati della croce centrale filigranata sono rappresentati i simboli dei quattro evangelisti.
Cerchiamo un crotto dove poter pranzare. Ma che cosa sono i crotti? Sono delle cantine naturali che si sono formate in seguito a frane tra i massi. In questi ambienti spira una corrente d’aria detta “sorel” caratterizzata da una temperatura costante intorno agli 8° C, ideale per la stagionatura degli insaccati e per la maturazione del vino. A queste cantine vennero annesse col tempo altre strutture abitative come salette o piccole stanze riscaldate da camini dove poter cucinare e mangiare. Il nome deriva dal greco krypta = grotta. Nel 1956 si é stata organizzata la prima Sagra dei crotti con l’intento di far conoscere e valorizzare queste strutture; attualmente si tiene nel secondo fine settimana di settembre.

Lungo le sponde del fiume Mera si possono ancora distinguere tratti delle antiche mura della città che vennero costruite sulla roccia erosa dal fiume stesso.
Un facile percorso ci permette di inoltrarci nel Parco delle Marmitte dei Giganti, poco distante dall’abitato di Chiavenna.
Lungo vecchie mulattiere e sentieri caratterizzati da paesaggi di particolare bellezza percorriamo vari chilometri immersi nella vegetazione alla ricerca delle “marmitte” = grosse pentole. In pratica si tratta di un fenomeno geomorfologico di origine glaciale. L’acqua dei torrenti disciolta dai ghiacciai incontrando un crepaccio vi precipitava con i detriti trasportati esercitando una azione erosiva sulla roccia e andando così a formare delle buche profonde di forma cilindrica simili a scodelle. Da qui l’appellativo di marmitte. La riserva delle Marmitte dei Giganti é stata istituita nel 1983 ed é amministrata dalla Comunità Montana della Valchiavenna.